La Compagnia di Prosa Ambrosiana di Cinisello Balsamo viene fondata il 7 luglio 1967 da Giancarlo Barzetti e Camillo Nava, diretta discendente di altre compagnie già attive nei primi anni del ‘900.
Nei suoi primi anni di attività, l’Ambrosiana cerca la sua strada artistica mettendo in scena lavori di diverso genere, alternando farse in dialetto milanese a lavori in lingua italiana, scegliendo tra le opere di autori italiani e stranieri come Collodi e le sue “Le avventure di Pinocchio” e Agatha Christie con i suoi gialli “Dieci poveri negretti” e “Tre topi grigi”, solo per citarne alcuni.
Ma è con le commedie del grande repertorio dialettale milanese che l’Ambrosiana trova finalmente la sua dimensione. Nonostante il gradimento del pubblico e i riconoscimenti ufficiali ottenuti con i primi lavori, nei componenti della Compagnia si fa sentire sempre più forte la volontà di valorizzare la cultura meneghina attraverso il dialetto milanese. Nel 1971, con la versione milanese della commedia di Carlo Terron “I Dent de l’eremita”, la Compagnia riscuote un grandissimo successo, che sancisce l’inizio della grande avventura dell’Ambrosiana alla scoperta dei più bei copioni del repertorio brillante dialettale. Negli anni successivi l’Ambrosiana rappresenta commedie che diventeranno veri e propri cavalli di battaglia: “I scalmann de la sciura Giulia” di Mingardo – Silveri, “El gall de la Checca” di Rino Silveri, “El castigamatt” e “L’anima travasada” di Guido Bertini, “Succed a Porta Volta” di Roberto Zago, “El fioeu di scires” di Roberto Marelli, “Amor e gelosia se fann semper compagnia” e “La fortuna l’è sorda” di Luciano Meroni (attore e regista della stessa Ambrosiana).
Grazie alla sua versatilità, l’Ambrosiana ha potuto affrontare la sfida di abbandonare momentaneamente il genere brillante per cimentarsi in opere drammatiche. Con la messa in scena del dramma “Nott de republichetta” di Vittorio Lupani, spaccato di vita milanese negli anni terribili delle persecuzioni razziali, gli attori sono riusciti a spogliarsi del loro carattere comico per dare vita a personaggi di grande intensità e spessore.
Il profondo attaccamento al territorio e alla propria identità si è espresso anche attraverso lo studio e la narrazione della storia della città di Cinisello Balsamo dalle sue origini celtiche fino ai giorni nostri. Dall’opera “Storia di una Comunità” del Prof. Ezio Meroni è stato tratto il soggetto teatrale rappresentato dall’Ambrosiana nella chiesa di S. Ambrogio ad Nemus in occasione dell’inaugurazione dopo il restauro.
Nel corso degli anni l’Ambrosiana ha visto crescere costantemente il gradimento del pubblico, che ha sempre seguito con affetto la Compagnia, e si è guadagnata numerosi riconoscimenti, aggiudicandosi quasi ad ogni stagione i principali premi G.A.T.A.L. per la categoria Teatro Dialettale, il Bicocchin d’Or, il Busserin d’Or, il Premio Leonessa D’Oro di Travagliato (BS). Nel 1997 viene insignita della “Spiga d’Oro”, il riconoscimento che il Comune di Cinisello Balsamo conferisce a cittadini e associazioni che si sono distinti per particolari meriti e hanno contribuito ad arricchire la vita della città.
Oggi l’Ambrosiana si esibisce in ambito regionale e continua ad essere parte viva della città di Cinisello Balsamo. Il suo pubblico riconosce e apprezza il grande impegno dei suoi componenti, tutti volontari. La
grande passione per il teatro è il collante che ha permesso alla Compagnia di arrivare a festeggiare nel 2017 i 50 anni di attività, un traguardo che, per una compagnia amatoriale, è un record di cui andare orgogliosi.