• LA SAMARITANA

    Da "VITA DI GESÙ" di Fracois Mauriac - Mondadori - Oscar 1974

    Francois Mauriac è considerato uno dei maggiori scrittori cattolici contemporanei. Nella "Vita di Gesù" ha condensato la sua molteplice esperienza di saggista intrepido e polemico, di prosatore inquietante per l'analisi spietata condotta nel vivo delle coscienze dei personaggi storici e di fantasia, sui quali di volta in volta si è centrato il suo interesse.  Il Cristo di Mauriac è tutto intriso di umanità: è il fratello dell'uomo, è il salvatore che riscatta la storia, è il figlio di Dio che fa di Dio un padre per l'uomo, è il Cristo che insegna all'uomo un nuovo senso di responsabilità verso la storia.

     

  • LA SAMARITANA

    In quei giorni, delle divergenze sorsero fra i discepoli di Giovanni e quelli di Gesù.  Giovanni battezzava presso Salim.  Gesù non battezzava egli stesso, ma non vietava ai suoi discepoli di farlo; ed essi attiravano più gente che il Battista. Questi s'ingegnava di placare i suoi con delle parole sublimi: "Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l'amico dello sposo che è presente e l'ode, gioisce grandemente della voce dello sposo. Quest'allegrezza è la mia... Conviene che egli  cresca e io diminuisca". 

    È non dimeno il Figlio dell'uomo che gli lascia libero il campo. Gesù per ridursi in Galilea avrebbe potuto seguire il Giordano come nel suo ultimo ritorno e come fanno tutti i Giudei preoccupati d'evitare la Samaria, regione disprezzata e maledetta da quando dei coloni assiri vi avevano introdotto i loro idoli... Se gesù seguiva questa strada, a traverso le messi di Samaria, era per incotrare un'anima, non certo meno macchiata né meglio disposta di tante altre; per lei, pertanto, e non per un'altra egli si addentrava in territorio nemico. La prima venuta, alla lettera, la prima in cui si imbatterebbe, e della quale si servirebbe per conquistarne molte altre. Spossato siede su l'orlo del pozzo che Giacobbe ha scavato, un po' prima di arrivare alla piccola città di Sichar. I suoi discepoli sono andati a comprar del pane e aspetta che tornino.  La prima anima venuta...  Accade che è una donna.  Gesù avrebbe avuto più d'una ragione per non rivolgele la parola.  Anzitutto non sta bene che un uomo parli sulla strada a una donna.  Poi, egli è ebreo, e lei samaritana. E infine, lui che conosce i cuori e pure i corpi, non ignora chi è quella graziosa creatura. Era l'Uomo-Dio che alzava gli occhi verso quella femmina. Lui, la Purità infinita, che non ha avuto bisogno di uccidere il desiderio sotto la sua forma bassa e triste, non è meno il desiderio incarnato. Egli vuole l'anima di quella donna con violenza. la vuole con quella avidità che non tollera né attesa né dilazione, immediatamente, nel medesimo istante e nel medesimo luogo. Il Figlio dell'uomo esige il possesso di quella creatura. Ella ha un bell'essere ciò che è: una concubina, una donna che si è trascinata e portata per terra, che sei uomini hanno stretta nelle braccia, e colui che ora la possiede e con lei si gode non è suo marito. Gesù prende ciò che trova, raccoglie qualsiasi cosa purché il suo regno arrivi. La guarda e decide che oggi stesso ella si impadronirà di Sichar in suo nome e fonderà in Samaria il regno di Dio...... È un'anima, la prima venuta, della quale si serve. Una freccia di sole attraversa un rottame, tra le immondizie, e la fiamma scaturisce, e tutta la foresta s'incendia.

    La sesta ora. Fa caldo. La donna si sente chiamare. Quel giudeo le rivolge la parola? Ma sì! "Dammi da bere" ha detto. Immediatamente, civettuola e beffarda, risponde a quello sconosciuto in sudore. "Come? Domandi da bere a me che sono samaritana?". "Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è colui che ti dice: dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli t'avrebbe dato dell'acqua viva". Il Cristo brucia le tappe; questa parola è incomprensibile per la samaritana; ma egli è già penetrato come un ladro in quell'anima buia. Ciò che ella doveva provare era d'essere investita da ogni parte, e che lo sconosciuto di cui vedeva il viso molle di sudore e i cui piedi erano grigi di polvere, la occupava nell'intimo, la invadeva: e quell'onda vivente era irresistibile. Interdetta, cessava di beffeggiare, e come tutte le donne si abbandona subito a delle domande infantili. "Signore, tu non hai nulla per attingere e il pozzo è profondo. Onde dunque avresti quest'acqua viva? Sei forse maggiore del nostro padre Giacobbe che ci diede questo pozzo, e ne bevve egli stesso e i suoi figliuoli e il suo bestiame?". Gesù non ha tempo da perdere: con un impaziente spintone la immerge in piena verita, dice: "Chiunque beve di codest'acqua avrà ancora sete. Ma chi berrà dell'acqua ch'io gli darò, non avrà giammai sete in eterno. E l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua zampillante in vita eterna"...  "Signore, dammi di codest'acqua perchè io non abbia più sete e non venga più ad attingere". Gesù rispose: "Va chiama tuo marito e vieni qua". E la Samaritana rispose: "Io non ho marito".  "Bene, tu hai detto, non ho marito perché tu hai avuto cinque mariti, e quello che hai non è tuo marito: questo hai detto con verità". "Signore io vedo che tu sei un profeta..."  aggiunse precipitosamente. "Io so che il Messia ha da venire e ch'egli annunzierà ogni cosa"...

    I passi dei discepoli risonano già sul sentiero. Per rivelare il segreto che ancora non ha confidato a nessuno Gesù sceglie quella donna... "Io lo sono, io che ti parlo".  Ella rimase impietrita finché non ebbe inteso avvicinarsi coloro che erano con quell'uomo. Allora lasciata la secchia, si gittò a correre come chi gli ha preso fuoco il vestito e andò a Sichar...

    Se vi è una parte del messaggio cristiano che gli uomini abbiano rifiutata e respinta con iinvincibile ostinazione, è la fede nell'ugual valore di tutte le anime, di tutte le razze, dinnanzi al Padre che è nei cieli.  

  • Da  "VITA DI GESÙ"  di Francois Mauriac - Mondadori - Oscar - 1974