• SOLITA STOCCATA DI AKMETT

    Alla testa de tutt el battajon

    di soeu besogn, che hin fior de petulant,

    el se presenta Akmett coj duu ajutant,

    a cavall di chignoeu di soeu colzon.

     

    E chì el protesta a tucc che i sò intenzion

    hin quij de tucc i roj belligerant,

    ciovè de paccià e bev e stà d'incant

    ai spall (con soa licenza) de mincion.

     

    Donch se vorii fà a moeud d'on omm de pas

    el mej de tutt l'è rendes addirittura

    e dagh de bon e bon a quell che ghe pias.

     

    Se de nò col stà dur e repettà

    contra on stoccadoron de sta bravura

    ve toccarà poeù el colp de fav restà.

  • SOLITA STOCCATA DI AKMETT

    Alla testa di tutto il battaglione

    dei suoi bisogni, che son fior di petulanti,

    si presenta Akmett coi due aiutanti,

    a cavallo delle toppe dei suoi calzoni.

     

    E qui protesta a tutti che le sue intenzioni

    sono quelle di tutti i re belligeranti,

    cioè di mangiare e bere e stare d'incanto

    alle spalle (con sua licenza) dei minchioni.

     

    Dunque se volete fare al modo d'un uomo di pace

    il meglio di tutto è arrendersi addirittura

    e dargli (ad Akmett) d'amore e d'accordo quello che gli piace.

     

    Se no, con lo stare duro e rifiutare

    contro un gran stoccatore di questa bravura

    vi toccherà poi il colpo da farvi restare (secchi). 

  • Da Carlo Porta "LE POESIE" Feltrinelli Editore

    Questo sonetto, il terzo fra quanti ne compose il Porta per il cameriere Akmett, è stato scritto per capodanno 1815. Riferendosi al Congresso di Vienna, durato per tutto il 1814, e ai re belligeranti ivi radunati e tutti intenti a mangiare, bere e divertirsi, il Porta introduce Akmett, presentandolo come uno dei tanti principi coalizzati, che niente altro chiede se non di vivere alle spalle dei minchioni e porre rimedio finalmente alle toppe e ai bisogni sempre più stressanti.

    Alcuni chiarimenti del testo:

    ...duu aiutant... altri due camerieri     ...chignoeu... letteralmente "cunei" qui sta per "pezze usate per rattoppare".         ...roj... si traduce "re", però leggendo la parola come sta scritta, si ottiene un suono che in milanese vale per "porci".       ...repetà... "rifiutare" e anche "ribattere".   ...stoccadoron...  accrescitivo di stoccador.